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Per Aspera Ad Veritatem n.24
Vertice NATO-Russia

Dichiarazione dei Capi di Stato e di Governo tra gli Stati membri della NATO e la Federazione Russa firmata a Roma il 28 maggio 2002



Le relazioni NATO-Russia: una nuova qualità

Dichiarazione dei Capi di Stato e di Governo dei Paesi membri
della NATO e della Federazione Russa

All’inizio del XXI secolo noi viviamo in un mondo nuovo e strettamente interdipendente nel quale delle nuove minacce e sfide, senza precedenti, richiedono sempre più risposte unitarie. Conseguentemente, noi, gli Stati membri dell’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico e la Federazione Russa apriamo oggi una nuova pagina nelle nostre relazioni volta a rafforzare la nostra attitudine a lavorare insieme in aree di comune interesse e di fronteggiare insieme le comuni minacce e rischi alla nostra sicurezza. Come partecipanti dell’Atto Fondatore sulle Mutue Relazioni, Cooperazione e Sicurezza, noi riaffermiamo gli scopi, i principi e gli impegni lì enunciati, in particolare la nostra determinazione a costruire insieme una pace durevole ed aperta a tutti nella regione euro-atlantica sulla base dei principi di democrazia e di sicurezza cooperativa e sul principio che la sicurezza di tutti gli Stati nella comunità euro-atlantica è indivisibile. Noi siamo convinti che una relazione qualitativamente nuova tra la NATO e la Federazione Russa costituirà un contributo essenziale al raggiungimento di questo obiettivo. In questo contesto noi osserveremo in buona fede i nostri obblighi derivanti dal diritto internazionale, inclusa la Carta delle Nazioni Unite le disposizioni ed i principi contenuti dell’Atto Finale di Helsinki e la Carta per la Sicurezza Europea dell’OSCE.
Basandoci sull’Atto Fondatore e tenendo conto dell’iniziativa adottata dai nostri Ministri degli Esteri, così come riportata nella loro dichiarazione del 7 dicembre 2001, di riunire gli Stati membri della NATO e la Russia al fine di identificare e perseguire le opportunità per una azione comune a venti, noi qui costituiamo il Consiglio NATO-Russia. Nel quadro del Consiglio NATO-Russia, gli Stati membri della NATO e la Russia lavoreranno come Partners eguali in aree di comune interesse. Il Consiglio NATO-Russia fornirà un meccanismo di consultazione, di formazione del consenso, di cooperazione, di decisione congiunta e di azione congiunta per gli Stati membri della NATO e della Russia su un ampio spettro di questioni di sicurezza nella regione euro-atlantica.
Il Consiglio NATO-Russia servirà da struttura e sede principale per il progresso delle relazioni tra NATO e Russia. Esso opererà sul principio del consenso. Esso lavorerà sulla base di un continuo dialogo politico sulle questioni di sicurezza tra i propri membri al fine di una pronta identificazione dei problemi emergenti, della determinazione degli approcci comuni ottimali e della condotta di azioni congiunte, quando opportuno. I membri del Consiglio NATO-Russia, agendo secondo le loro capacità nazionali ed in maniera conforme con i rispettivi obblighi ed impegni collettivi, adotteranno decisioni congiunte ed avranno uguale responsabilità, individualmente e congiuntamente, per la loro messa in atto. Ciascun membro potrà sollevare nel Consiglio NATO-Russia questioni legate alla messa in atto delle decisioni congiunte.
Il Consiglio NATO-Russia sarà presieduto dal Segretario Generale della NATO. Esso si riunirà a livello di Ministri degli Esteri ed a livello di Ministri della Difesa due volte all’anno ed a livello di Capi di Stato di Governo quando appropriato. Le riunioni del Consiglio a livello di Ambasciatori si terranno almeno una volta al mese, con la possibilità di riunioni più frequenti quando necessario, comprese riunioni straordinarie, che avranno luogo a richiesta di qualunque Membro o del Segretario Generale della NATO.
A supporto e per la preparazione delle riunioni del Consiglio, è costituito un Comitato Preparatorio a livello del Comitato Politico della NATO, con una rappresentanza russa a livello adeguato. Il Comitato Preparatorio si riunirà due volte al mese o più spesso se necessario. Il Consiglio NATO-Russia potrà inoltre costituire comitati o gruppi di lavoro per soggetti od aree di cooperazione particolari, su una base ad hoc od a titolo permanente, secondo la convenienza. Questi comitati e gruppi di lavoro attingeranno alle risorse dei comitati NATO esistenti.
Sotto gli auspici del Consiglio, si riuniranno inoltre i rappresentanti militari ed i Capi di Stato Maggiore. Le riunioni dei Capi di Stato Maggiore avranno luogo almeno due volte l’anno, le riunioni a livello di rappresentanti militari almeno una volta al mese, con la possibilità di riunioni più frequenti quando necessario. Le riunioni degli esperti militari potranno essere convocate quando opportuno.
Il Consiglio NATO-Russia, che sostituisce il Consiglio Permanente Congiunto NATO-Russia, si occuperà di tutte le aree di mutuo interesse identificate nella Sezione III dell’Atto Fondatore, compresa la disposizione di aggiungere altre aree per mutuo accordo. I programmi di lavoro per il 2002, concordati nel dicembre del 2001, per il PJC ed i suoi organi subordinati, continueranno ad essere attuati sotto gli auspici e le regole del Consiglio NATO-Russia. Gli Stati membri della NATO e la Russia continueranno ad intensificare la loro cooperazione in aree comprendenti la lotta contro il terrorismo, la gestione delle crisi, la non-proliferazione, il controllo degli armamenti e le misure di fiducia, la difesa contro i missili di teatro, la ricerca ed il salvataggio in mare, la cooperazione tra militari e le emergenze civili. Questa cooperazione potrà essere complementare a quella condotta in altri fori. Come prime misure a questo riguardo, noi abbiamo concordato oggi di perseguire i seguenti sforzi cooperativi:
- Lotta contro il Terrorismo: rafforzare la cooperazione attraverso un approccio multi-sfaccettato comprendente valutazioni congiunte della minaccia terroristica all’area euro-atlantica mirata su specifiche minacce, per esempio, alle forze russe e della NATO, agli aerei civili od alle infrastrutture critiche; il primo passo sarà una valutazione congiunta della minaccia terroristica alle forze di mantenimento della pace della NATO, della Russia e dei paesi Partners nei Balcani.
- Gestione delle Crisi: rafforzare la cooperazione attraverso scambi regolari di vedute ed informazioni sulle operazioni di mantenimento della pace, inclusa una continua attività di cooperazione e consultazioni sulla situazione nei Balcani; attraverso la promozione dell’interoperabilità tra i contingenti nazionali di mantenimento della pace, comprese iniziative congiunte o coordinate di addestramento; ed attraverso un ulteriore sviluppo di un concetto generico per operazioni congiunte di mantenimento della pace NATO-Russia.
- Non-Proliferazione: ampliare e rafforzare la cooperazione contro la proliferazione delle armi di distruzione di massa (WMD) e dei loro vettori e contribuire a rafforzare gli esistenti accordi di non-proliferazione attraverso: uno scambio strutturato di vedute che conduca ad una valutazione congiunta delle tendenze globali riguardanti la proliferazione degli agenti nucleari, biologici e chimici; ed uno scambio di esperienza con il fine di esplorare le opportunità per intensificare una pratica cooperazione nel campo della protezione contro gli agenti nucleari, biologici e chimici.
- Controllo degli Armamenti e Misure di Fiducia: richiamando i contributi apportati dal controllo degli armamenti e dalle misure di fiducia e sicurezza (CSBMs) alla stabilità nell’area euro-atlantica e riaffermando l’adesione al Trattato sulle Forze Armate Convenzionali in Europa (CFE), quale pietra angolare della sicurezza europea, lavorare in maniera cooperativa verso la ratifica di tutti gli Stati parti e per l’entrata in vigore dell’Accordo sull’Adattamento del Trattato CFE che permetterebbe a quegli Stati che non sono parti del Trattato CFE di accedervi; proseguire le consultazioni sui Trattati CFE e Cieli Aperti; e continuare le consultazioni NATO-Russia a livello di esperti nucleari.
- Difesa Missilistica di Teatro: rafforzare le consultazioni sulla difesa missilistica di teatro (TMD), in particolare sui concetti TMD, sulla terminologia, sui sistemi e le capacità dei sistemi, per analizzare e valutare i possibili livelli di interoperabilità tra i rispettivi sistemi TMD, ed esplorare le opportunità per intensificare una pratica cooperazione, comprese esercitazioni ed attività di addestramento congiunte.
- Ricerca e Salvataggio in Mare: monitorare l’attuazione del Documento Quadro NATO-Russia sul Salvataggio di Equipaggi Sottomarini e continuare a promuovere la cooperazione, la trasparenza e la fiducia tra NATO e Russia nell’area della ricerca e salvataggio in mare.
- Cooperazione tra Militari e Riforma della Difesa: cercare di sviluppare la cooperazione e l’interoperabilità tra militari attraverso un rafforzamento delle esercitazioni ed attività di addestramento congiunte e la condotta di test e dimostrazioni congiunte; esplorare la possibilità della costituzione di un centro militare integrato di addestramento NATO-Russia per missioni volte ad affrontare le sfide del XXI secolo; rafforzare la cooperazione sulla riforma della difesa ed i suoi aspetti economici, compresa la riconversione.
- Emergenze Civili: cercare di migliorare i meccanismi per la futura cooperazione NATO-Russia per rispondere alle emergenze civili. I primi passi comprenderanno lo scambio di informazioni sui recenti disastri e lo scambio di informazioni sulla gestione delle conseguenze delle WMD.
- Nuove Minacce e Sfide: in aggiunta alle suddette aree, esplorare le possibilità per affrontare le nuove sfide e minacce all’area euro-atlantica nel quadro delle attività del Comitato NATO sulle Sfide alla Società Moderna (CCMS); iniziare la cooperazione nel campo dei controlli civile e militare dello spazio aereo; e cercare di rafforzare la cooperazione scientifica.
I membri del Consiglio NATO-Russia lavoreranno con la prospettiva di identificare ulteriori aree di cooperazione.



(*) Fonte: http://www.comitatoatlantico.it.
Il 21 novembre 2002 si è tenuto a Praga il vertice dei Paesi aderenti alla NATO che nel 2004 passeranno da 19 a 26. In particolare, i Capi di Stato e di Governo dell’Alleanza Atlantica hanno invitato 7 Paesi ex-comunisti ad unirsi alla NATO: Lettonia, Slovacchia, Slovenia, Bulgaria, Estonia, Lituania, Romania.
Gli attuali membri della NATO sono appunto 19: Belgio, Canada, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Regno Unito, Spagna, Stati Uniti, Turchia e Ungheria.
Nel corso del vertice è stata, tra l’altro, decisa la creazione di una forza di reazione rapida che dovrà essere pienamente operativa entro l’ottobre del 2006 e che potrà intervenire in tutto il mondo, in particolare contro il terrorismo.

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